Windof ha scritto:con altoparlanti di differenti sensibilità posti a differenti distanze e con amplificatori di differente potenza e di differente epoca che cioè hanno diversa capacità di accettazione del livello di segnale è praticamente più facile fare un poker d'assi che quella combinazione allineata.
In questo assunto c'entrano solo le sensibilità degli amplificatori.
Le differenze di altoparlanti e del loro posizonamento non hanno alcuna rilevanza sul bilanciamento tra livello del segnale in ingresso all'ampli, sua sensibilità e relativa potenza max erogata.
Windof ha scritto:
Inoltre sul discorso sensibilità vedo che non ci siamo ancora, non vuoi prendere atto della cosa. Ma si vede che non ti è mai capitata. Neppure a me prima di installare un amplificatore che accetta 1 volt come massimo. Un amplificatore di epoca appena più recente accetterebbe segnali da oltre 2 volt e non si porrebbe la questione.
Ma ribadisco che se attenui di 10 db dalla sorgente in primis non ha senso farlo cioè portare il gain dell'ampli al massimo per accettare 250mv perché è meglio tenerlo al minimo e uscire con un segnale decisamente più forte dalla sorgente
Ma guarda che sei stato tu a parlare di attenuare 10db, e io ti ho chiesto perché mai nella vita uno dovrebbe pensare di farlo...
Windof ha scritto:e come secondo punto facendolo non tornerebbero i conti sul livello di uscita! Se abbassi il livello a -10 è perché è troppo alto, quindi il gain va messo al minimo sulla posizione da 1 volt e conseguentemente non sfrutti in alcun modo la massima potenza come anzidetto.
E come anzidetto... non è vero.
Il discorso dei 250mV, o queli che possano rivelarsi necessari, è fatto solo per esemplificare il discorso che se con il gain stai perdendo potenza erogabile, vuol dire che STAI SBAGLIANDO.
Punto.
Certo che conviene tenere il livello d'uscita più alto possibile, ma i conti vanno fatti sia con l'oste che con l'avventore, e se l'avventore (l'ampli), ha uno stomaco da solo 1 pinta di birra, l'oste (la sorgente) gliene deve dare max una pinta, e in tal modo resta tranquillo che non gli vomiterà il surplus sul bancone.
Quindi, se l'ampli viene messo alla sensibilità minima di 1V, il livello di uscita della sorgente andrà abbassato fino a quel punto, per evitare saturazioni, senza che questo comporti alcun tipo di perdita.
I processori servono anche a questo, mi pare ovvio. Non vedo il problema.
E' solo questione di accettare un compromesso che ci si è auto-imposti, utilizzando apparecchi con qualche "spigolosità" di interfacciamento.
Ma potenza non ne perderai mai, a meno di non trovarsi nel caso opposto a quello che hai presentato, ossia con una sorgente dal livello d'uscita ancora più basso dell amassima sensibilità di ingresso dell'ampli.
Qualsiasi altra condizione porta all'esatto opposto, fino alla saturazione.
Poi oh, se ci aggiungi anche altoparlanti dalla sensibilità di un bradipo in pieno sonno rem... e allora te le stai andando a cercare.
Altriimenti NON ESISTE una condizione in cui il gain debba far perdere parte della potenza erogabile.
Windof ha scritto:
Come si fa a pensare che un altoparlante amplificato con 400 watt e un altro amplificato con 30 watt non abbiano bisogno di compensazioni tramite sorgente per stare insieme a pari livello?
Curando adeguatamente le sensibilità dei singoli componenti?
Quanto alle sperimentazioni sugli assorbimenti, di cui hai parlato, non mi stupisce affatto che dal sub non ti siano arrivati grandi assorbimenti.
E' forse l'altoparlante meno impegnato di tutti nel 70% buono della musica, di qualsiasi genere.
E' cmq necessario "motorizzarlo" adeguatamente perché quando ne ha bisogno, di potenza ne chiede tantissima e tutta di colpo, ma in regime continuo è certamente e non sorprendentemente il più "fannullone" di tutti i componenti.
Le altre misure, raccontate così non hanno uiinvece basi concrete, non ci dettagli che tipo di sistema di altoparlanti era montato, se due o tre vie, e se con medi a cupola o a cono nel caso del tre vie, ecc.
Ma considerati i due programmi musciali che hai citato, sembra evidente che il concertino acustico non possa in alcun modo generare grosse pressioni acustiche in basso, e pure il mezzo hip-hop dei Black Eyed Peas non si qualifica come il miglior rappresentante del bassone, anzi, è un genere tutto concentrato sulle medie.
Quindi tutto come previsto.
Windof ha scritto:
In casa certo, con 150 watt non ci fai nulla, sono uno sproposito.
Però non bisogna accomunare troppo l'ascolto in casa con quello in auto perché in auto abbiamo enormi dispersioni di potenza dalle portiere e dall'abitacolo che non restituiscono tutto il suono che esce dagli altoparlanti, specie dai woofer, l'ambiente non è riverberante e il contesto è rumoroso assai, per cui ci sta tranquillamente che la potenza effettivamente necessaria sia molto più alta.
E inoltre è bene avere una certa riserva di energia in più.
Ma infatti è quello che ho premesso prima di ogni altra cosa.
Cioé se l'implementazione di elevata potenza sui tweeter derivava solo dal desiderio di "averne comuqnue tanta" o se c'era anche qualche altra ragione progettuale specifica dell'installazione in oggetto, come ad esempio appunto particolari posizioni degl altoparlanti o quant'altro.
Il che continua a non togliere che 75Wx2 su dei tweeter in un impianto SQ "normale" sono senza dubbio esuberanti.
E lo dico per l'ultima volta, non lo sto dicendo perché mi stia sulle palle il fatto che quei watt ce li abbiano messi, sono cu-rio-so.
E le tue motivazioni non hanno risposto alla domanda.
Io sono per lo ius culturae al contrario.
Al primo "se io avrei" vai fuori dai c@glioni