Non sono un grande esperto. Tuttavia, per quanto ne so io, in linea di massima, due altoparlanti che operano su frequenze diverse, nello stesso volume è bene non farceli lavorare. Tranne che per progetto non condividano in effetti gran parte delle frequenze, come avviene quando a bassa frequenza lavorano in parallelo, mentre solo uno va ad incrociarsi con la via superiore. E varianti di questa situazione.
Esistono infatti progetti home nei quali il medio è un “vero medio” e lavora nel volume del woofer. Ma sono molto peculiari e frutto di accurata progettazione. Ed esistono anche sistemi nei quali woofer e medio lavorano in portiera assieme. Ma non in una cassa chiusa/reflex, accuratamente progettata e calcolata.
E sono altoparlanti con parametri tali da poter lavorare in aria libera o in una normale portiera, che non è sigillata, ma piena di perdite, per via della costruzione. Pertanto i due coni si influenzano poco.
Tra l’altro, il medio in porta non è generalmente (nella maggior parte delle auto) nella posizione migliore per riprodurre lo stage stereofonico. Quindi, in genere, è una soluzione utilizzata negli impianti “alta efficienza” o “SQL”, fatti per essere ascoltati dall’esterno, a porte aperte. Oppure dai costruttori di auto, che hanno più a cuore lo sfruttamento di spazi rimasti a seguito di ben altre priorità, rispetto alla qualità di riproduzione. Leggi: spazio per gli occupanti e disegno degli interni, non interferenza con airbag, evitare oggetti contundenti o che possono staccarsi con la deformazione dell’abitacolo in caso di incidente, eccetera.
Raramente si fa in SQ. Dove si predilige l’installazione a montante o a cruscotto, per portare la maggior parte di banda audio più in alto e libera possibile.
Una costruzione accurata di tasche accordate la puoi osservare nelle due discussioni di
@Nostromo.
Questa è la più recente:
viewtopic.php?t=15297
Nitrerai che sono in discussione molto aspetti legati alla qualità.
Per quanto riguarda l’ancoraggio, io lo farei saldamente sulla lamiera portante della portiera, e nel modo più rigido possibile. Per aumentare la massa che si oppone al movimento della membrana ed avere una risposta ai transitori la migliore possibile.
L’alternativa di lasciare il woofer montato in porta “normale” e fare il volume al midrange, già detto che in portiera non è di solito il posto migliore per montarlo, è buona ma dipende dai parametri caratteristici degli altoparlanti. Un altoparlante adatto al montaggio “free air”, in genere non migliora molto il proprio rendimento se montato in un volume definito. Inteso come discesa verso il basso. Tranne che non sia adatto anche ad un accordo reflex, che abbia una bassa frequenza di risonanza e che nel volume che hai a disposizione non trovi quindi la quadra per un accordo vantaggioso.
Il medio è forse meno critico, ma dipende dalla frequenza a cui devi incrociare. Che dipende dalla posizione e dall’estensione che possono permettere i due altoparlanti. Se infatti il volume risulta troppo piccolo, perdi tanto smorzamento ed ottieni un rigonfiamento della risposta in basso. Che sarà poi da “segare”, lasciandolo sotto alla frequenza di incrocio. Pena: voci sporche e messa in fase difficile. Che già in auto non è una passeggiata..
Ma lascio la parola agli esperti dei caricamenti.
Ciao!